Dialoghi sulla musica elettroacustica

Tutti gli incontri si terranno alle ore 18:00 a Rieti presso la Libreria Moderna, in via Giuseppe Garibaldi, 244.

 Musica elettroacustica e arte del suono

Presenta Giorgio Nottoli, con il supporto di Claudia Rinaldi e Marco Pennese.

 

Nel XX e XXI secolo, l’incontro fra le nuove esigenze espressive e lo straordinario sviluppo della tecnologia elettronica, ha trasformato profondamente il modo di far musica.

Il compositore non si accontenta di scegliere soltanto suoni precostituiti, ma inventa lui stesso i materiali sonori adatti all’opera.

Quindi, la musica, “arte dei suoni”, attraverso lo sviluppo dell’elettroacustica, si estende ad “arte del suono” conquistando l’alchimia del costruire il suono dal nulla, la sintesi, o del modificare i suoni esistenti, l’elaborazione.

Il dialogo consiste in una breve introduzione alla nuova musica che si esprime con l’utilizzo dei moderni mezzi elettronici. Questi ultimi anche integrati con gli strumenti acustici della tradizione.

Il nostro incontro comprenderà alcuni cenni alla storia della musica elettroacustica. In questo contesto, si farà riferimento ad alcuni libri adatti ad un utile approfondimento della materia.

 Computer music: il computer come strumento musicale

Presenta James Dashow, con il supporto dell’associazione.

Tra le varie questioni che un compositore deve affrontare componendo musica, ce n’è una che determina costantemente l’andamento del lavoro: scrivere caratteristicamente per un dato strumento musicale. Dunque ai nostri scopi ci chiederemo: cosa vuol dire comporre “caratteristicamente” per un computer? Vari concetti ed approcci saranno discussi, tra i quali l’imitazione, l’allargamento e la trasformazione dei suoni acustici; la risintesi dei suoni dopo un’analisi appropriata di fonti acustiche, e la sintesi originale, cioè la creazione di suoni che si possono realizzare soltanto attraverso i mezzi elettronici. In più sarà trattato quello che ritengo sia il più significativo contributo alla musica occidentale della nostra epoca: la spazializzazione. Di questa tecnica ascolteremo esempi realizzati allo strumento, il computer, che ci permette di controllare con assoluta precisione e fantasia questa nuova dimensione musicale.

Il paesaggio sonoro

Presenta Danilo Santilli.

La musica è il suono che ci circonda. Siamo immersi in un continuo paesaggio sonoro. Gli antichi greci iniziarono a trascrivere i suoni in scale e altezze e cominciò un’archiviazione organizzata di eventi sonori riproducibili. In 2,8 secoli circa si è sviluppata la musica e la sua notazione per strumenti musicali, fino all’invenzione del Cilindro fonografico che iniziò l’era dell’archiviazione sonora diretta. Nell’ ultimo mezzo secolo si è sviluppata una sensibilità verso paesaggi sonori di ambienti e delle attività umane che inevitabilmente generano suono. Si farà riferimento a paesaggi sonori concreti, concreti elaborati e di sintesi elettronica, ma anche orchestrali con una risposta di tipo elettronica con maggior attenzione al suono che alla notazione contrappuntistica strumentale.

 

Elettronica dal vivo

Presenta Giorgio Nottoli, con il supporto dell’associazione.

L’elettronica dal vivo rappresenta un importante genere all’interno del mondo della Musica Elettroacustica. Il primo esempio che ascolteremo, “Musica su due dimensioni” di Bruno Maderna (1952), per flauto ed elettronica, ha un titolo che chiarisce immediatamente l’argomento del nostro dialogo. Due dimensioni, una acustica, l’altra elettronica, in interazione fra loro. Qui la musica elettronica ritorna “performativa”. Vi è quindi, di nuovo, interpretazione dal vivo: ad uno o più esecutori il compito di portare al pubblico il messaggio musicale. Gli esecutori possono essere non solo strumentisti, ma  anche elettronici. Questo accade quando l’elettronica è dal vivo (live electronics). Proprio questo sarà l’argomento che più tratteremo nei suoi due casi principali: strumento(i) acustico(i) e live electronics, live electronics solo anche in contesti diversi dal concerto.